venerdì 28 maggio 2010

MILITARY TRAINING CAMP 2010: DI COSA SI TRATTA?

La domanda che in questi giorni più spesso mi viene posta è proprio questo. Nella Virgin Active Perugia e su Facebook se ne comincia a parlare. Ed io essendo uno dei tre organizzatori, insieme ai miei colleghi Ioanna Arsenaki e Alejandro Romanò, cercherò di chierirvi un po' le idee sul MILITARY TRAINING CAMP: PERUGIA 2010.

L'iniziativa è nata dalla personal trainer greca Ioanna Arsenaki, che ha coinvolto il sottoscritto Thomas Di Maria, italo-tedesco, e il nazionale argentino di Volley, Alejandro Romanò.
L'idea è quella di creare un campo di allenamento con frequenza trisettimanale al percorso verde di Pian di Massiano a Perugia.

Cosa si farà?
L'idea a grandi linee è quella di combinare allenamenti aerobici, allenamenti di forza funzionale ed allenamenti ludici. Un esempio pratico potrebbe essere di 20 minuti di corsa intervallata da esercizi quali piegamenti, addominali, scatti ecc; seguito da un circuito di 5-6 esercizi di forza funzionale a corpo libero o con l'ausilio di attrezzi quali il TRX, i Kettlebells, il BOSU, le Sandbags, ecc.; per finire con un 20 minuti di allenamento ludico-sportivo a squadre, con sfide di palla avelenata, soft rugby, percorso a ostacoli, ecc.

A cosa serve?
La possibilità di seguire allenamenti cosi variegati ed intensivi, vi permetterà di ottenere miglioramenti sotto diversi aspetti: resistenza aerobica, forza generale, agilità, equilibrio, perdita di peso e non da meno, imparare a lavorare con e per i compagni per superare tutte le difficoltà!

Devo venire a tutte le lezioni?
Non è obbligatorio, ma consigliato. Noi abbiamo dato a disposizione 5 orari settimanali, dei quali ogni partecipante può sceglierne al massimo 3, prenotandosi prima.

Quali sono i costi?
Il costo per l'intero corso di 4 settimane è di soli 150€ e comprende 4 settimane e 3 lezioni settimanali. Se uno volesse integrare due ulteriori settimane, il costo aumenta di soli 50€.

E state tranquilli, la difficoltà dell'allenamento verrà adeguato alle capacità fisiche di tutti, quindi il corso non è precluso a nessuno. Ovviamente sono invitati e benvenuti anche i non-soci Virgin. Più siamo e più ci divertiremo!!

"ADESSO BASTA CHIACCHIERE MARINES, RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE, ANDIAMO LA FUORI E GUADAGNAMOCI LA PAGNOTTA!!!"

giovedì 20 maggio 2010

LA MOTIVAZIONE: LA FORZA CHE TI SPINGE VERSO IL RISULTATO!

Chi non ha mai sentito parlare di motivazione? Ovunque vengono offerti corsi motivazionali: per manager, casalinghe, rampolli, ecc, ecc.
Ma se googlate "motivazione sportiva" i risultati saranno 1-2 tesi universitarie, tanti che offrono consulenze, pochi che affrontano il problema, soprattutto per quanto riguarda il 90% dei praticanti: i NON-agonisti! Cioè le persone normali che frequentano un qualsiasi centro sportivo, palestra, wellness club.

Come sempre, al fine di rendere il post leggibile, fluente e comprensibile a tutti, affronterò l'argomento in modo NON scientifico, non basato quindi su anni e anni di studi neurologici, psicologici e motivazionali, ma sulla mia esperienza diretta, a contatto quindi con le persone che quotidianamente alleno, e con i cali motivazionali con cui mi confronto.

Partiamo dal principio: quando sto per cominciare ad allenare una persona, la sottopongo in prima battuta ad un questionario, ad una serie di domande che mi permettono di fare un quadro generale del passato di questa persona: esperienze sportive, infortuni, abitudini di vita e obiettivi. Oltre alle domande di routine, in alcuni casi amo fare una domanda netta, diretta e quantificabile: "Da 0 a 100...quant'è la tua motivazione per raggiungere i tuoi obiettivi?" Chiedo sempre alla persona di riflettere, di non rispondere subito, di ascoltarmi mentre elenco le difficoltà che dovrà affrontare: rinunce alimentari, allenamenti duri e costanti (ovviamente tendo a drammatizzare un po' ;-)) e poi chiedo una risposta netta. Risultato: coloro che non mi hanno risposto 100 o addirittura 110 hanno un tasso di abbandono dell'attività fisica (per me venire a nuotare 1 volta a settimana è abbandono) pari al 100%. Coloro invece che hanno risposto 100 o 110, continuano ad allenarsi regolarmente, anche senza l'ausilio del Personal Trainer.

Da qui si evince che la giusta motivazione, cioè la convinzione di volere e potere raggiungere l'obiettivo prefisso, è alla base del successo.

Purtroppo spessissimo accade anche quello che chiamo l'effetto "Dragster". I Dragster sono quelle macchine, alimentate da motori potentissimi, che si sfidano fianco a fianco per un miglio raggiungendo velocità assurde...ma dopo il miglio esauriscono benzina, velocità e potenza.
Così capita che chi si iscrive in palestra parte con propositi eccezionali, viene 5 volte a settimana ad allenarsi, mangia come Dio comanda, sorride e si diverte. Purtroppo dopo 2 settimane le volte diventano 3, poi 2 poi 1 nel weekend e poi, dopo 2 mesi, l'abbandono totale.

Al fine di evitare ciò vi do alcuni consigli di cui vi chiedo di fare tesoro:

1) Mai partire in quinta, partite piano ed aumentate il ritmo successivamente.
2) Variate più possibile l'allenamento, non vi annoierete e il rischio di abbandono diminuirà sensibilmente.
3) Non ponetevi obiettivi troppo alti, il non raggiungimento farà calare la vostra motivazione. Meglio porrli a breve termine e soprattutto raggiungibili.
4) Non combattete su tutti i fronti. Avete deciso di allenarvi? Fatelo! Avete deciso di mettervi a dieta? Fatelo! Avete deciso di smettere di fumare? Fatelo! Avete deciso di allenarvi, mettervi a dieta e smettere di fumare? Fallirete!!
5) Se avete deciso di allenarvi da soli, ben venga. Ma se sentite la motivazione calare, affidarvi a un Personal Trainer può cambiare la sorte.

Ovviamente su questo ultimo punto vorrei soffermarmi, non tanto perchè mi riguarda direttamente, ma perchè davvero può essere determinante.
Faccio un esempio molto semplice: ricordo almeno due persone che si sono allenate con me, per periodi variabili da 2 a 4 mesi. Hanno ottenuto ottimi risultati ed acquisito buone conoscenze di allenamento. Tanto che hanno deciso di allenarsi da soli "per un periodo". Risultato: forse si stanno allenando davvero da soli su un isola deserta, non certo in palestra dove io non le ho più riviste!!

Quando infatti parlo del mio lavoro tendo sempre ad enfatizzare questo ruolo, quello del motivatore. Si suppone che tutti i Personal Trainers sono capaci di fare tecnicamente il loro lavoro (vi prego non accanitevi..so che non è cosi), ma la capacità di motivare differenzia un bravo Personal Trainer da uno "più bravo". E questa capacità può cambiare in modo radicale la possibilità di un cliente di ottenere quello che si è prefisso, può prevenire il rischio di abbandono e aiutarlo a superare periodi di poca motivazione.

Ad ogni modo, consiglio a tutti: prima di iscrivervi in palestra, di spendere fior fior di quattrini, di prendere impegni con amiche o amici, guardatevi allo specchio e fatevi la domanda fatidica: "Da 0 a 100..quanto è la mia motivazione?" Se è meno di 100, andate a comprarvi un telefonino o un paio di stivali nuovi...ne godrete di più che di un abbonamento in palestra non sfruttato!

domenica 2 maggio 2010

MACCHINE ISOTONICHE: QUELLE EFFICACI E QUELLE COMMERCIALI!

Le macchine isotoniche sono da decenni la colonna portante in ogni palestra. Ve ne sono per tutti i gusti: pettorali, gambe, dorsali, spalle, adduttori, abduttori, glutei e chi più ne ha più ne metta! 
Le più famose attualmente in commercio in Italia sono quelle di Panatta sport e del leader mondiale Technogym. La loro evoluzione è continua per adattarsi alle sempre nuove esigenze della clientela e alle nuove teorie sulla biomeccanica. 

Ma sono davvero tutte efficaci? 
La risposta è ni!

Mi permetto intanto di fare una distinzione. Le macchine isotoniche, a mio modestissimo parere, possono essere efficaci o commerciali. 
Le prime sono macchine che si sono affermate nel tempo con poche modifiche dal progetto originale e che hanno davvero un'effetto allenante importare su un determinato gruppo/gruppi muscolari.
Le seconde invece esistono perchè vengono richieste esplicitamente nei sondaggi, da parte del pubblico, soprattutto femminile. Quale istruttore o addetto alle vendite non si è mai sentito chiedere durante la prima visita di una potenziale cliente "e la macchina per i glutei dov'è?". E' evidente che l'avere o no quella macchina può determinare la chiusura dell'abbonamento o meno! 

Ma prendiamo in esame da più vicino due macchine che a mio avviso sono estremamente commerciali: la già citata gluteus machine, e la abductor machine, quella che cioè allenerebbe "l'esterno coscia" e in genere è posizionata vicina alla sua gemella adductor machine, che invece si occupa dell'interno coscia. Forse non sapete che sull'esterno coscia in realtà di muscoli ve ne sono pochi: parzialmente il vasto mediale del quadricipite, che però estende la gamba e non la abduce, e il tensore della facia lata, muscolo piccolo, che come dice la stessa parola....tende la fascia lata, ma abduce solo in minima parte! E allora quali muscoli si allenano con la abductor machine? Grande, piccolo e medio gluteo; piriforme, otturatore interno, che sono i reali abduttori della cosia...e dove si trovano? Detto in modo semplice e schietto: nelle chiappe, si proprio quello che noi chiamiamo gluteo, è in realtà un groviglio di muscoli, coperti dal grande gluteo, che sono i muscoli abduttori. Quindi se vogliamo ridurre tutto al semplicismo, l'adductor machine allena i glutei in solo una delle loro azioni, l'aduzione, mentre la gluteus machine è vero che allena i glutei ma solo in un altra delle loro azioni, l'estensione della coscia sul bacino.

Beh, mi direte...allora va bene!! Va bene si, se non fosse che proprio queste macchine sembrano la soluzione al "sedere alla brasiliana" quando in realtà ci sono esercizi a corpo libero, con i pesi liberi e esercizi funzionali che allenano i glutei in maniera decisamente migliore, riducendo i tempi ed aumentando i risultati.

Dunque signore e signorine, è inutile che passiate ore ed ore su queste macchine, chiacchierando e leggendo, prendete in mano della sana ghisa e cominciate con affondi, squat liberi, swing con Kettlebells, ecc. Il vostro sedere e l'occhio maschile vi ringrazierà ;-))

Ecco una lista di macchine che a mio avviso hanno una seria efficacia:

Leg Press
Leg Extension
Adductor machine
Leg Curl
Lat Machine
Pulley Machine
Pectoral Machine

Quelle assolutamente commerciali invece sono:

Abductor machine
Gluteus machine
Shoulder Press
Abdominal machine

In conclusione, se volete usare le macchine isotoniche fatelo, ma utilizzatele con parsimonia, a completamento di un'allenamento basato su esercizi a corpo libero, con pesi liberi, o funzionali. BUON ALLENAMENTO A TUTTI!!!