giovedì 20 maggio 2010

LA MOTIVAZIONE: LA FORZA CHE TI SPINGE VERSO IL RISULTATO!

Chi non ha mai sentito parlare di motivazione? Ovunque vengono offerti corsi motivazionali: per manager, casalinghe, rampolli, ecc, ecc.
Ma se googlate "motivazione sportiva" i risultati saranno 1-2 tesi universitarie, tanti che offrono consulenze, pochi che affrontano il problema, soprattutto per quanto riguarda il 90% dei praticanti: i NON-agonisti! Cioè le persone normali che frequentano un qualsiasi centro sportivo, palestra, wellness club.

Come sempre, al fine di rendere il post leggibile, fluente e comprensibile a tutti, affronterò l'argomento in modo NON scientifico, non basato quindi su anni e anni di studi neurologici, psicologici e motivazionali, ma sulla mia esperienza diretta, a contatto quindi con le persone che quotidianamente alleno, e con i cali motivazionali con cui mi confronto.

Partiamo dal principio: quando sto per cominciare ad allenare una persona, la sottopongo in prima battuta ad un questionario, ad una serie di domande che mi permettono di fare un quadro generale del passato di questa persona: esperienze sportive, infortuni, abitudini di vita e obiettivi. Oltre alle domande di routine, in alcuni casi amo fare una domanda netta, diretta e quantificabile: "Da 0 a 100...quant'è la tua motivazione per raggiungere i tuoi obiettivi?" Chiedo sempre alla persona di riflettere, di non rispondere subito, di ascoltarmi mentre elenco le difficoltà che dovrà affrontare: rinunce alimentari, allenamenti duri e costanti (ovviamente tendo a drammatizzare un po' ;-)) e poi chiedo una risposta netta. Risultato: coloro che non mi hanno risposto 100 o addirittura 110 hanno un tasso di abbandono dell'attività fisica (per me venire a nuotare 1 volta a settimana è abbandono) pari al 100%. Coloro invece che hanno risposto 100 o 110, continuano ad allenarsi regolarmente, anche senza l'ausilio del Personal Trainer.

Da qui si evince che la giusta motivazione, cioè la convinzione di volere e potere raggiungere l'obiettivo prefisso, è alla base del successo.

Purtroppo spessissimo accade anche quello che chiamo l'effetto "Dragster". I Dragster sono quelle macchine, alimentate da motori potentissimi, che si sfidano fianco a fianco per un miglio raggiungendo velocità assurde...ma dopo il miglio esauriscono benzina, velocità e potenza.
Così capita che chi si iscrive in palestra parte con propositi eccezionali, viene 5 volte a settimana ad allenarsi, mangia come Dio comanda, sorride e si diverte. Purtroppo dopo 2 settimane le volte diventano 3, poi 2 poi 1 nel weekend e poi, dopo 2 mesi, l'abbandono totale.

Al fine di evitare ciò vi do alcuni consigli di cui vi chiedo di fare tesoro:

1) Mai partire in quinta, partite piano ed aumentate il ritmo successivamente.
2) Variate più possibile l'allenamento, non vi annoierete e il rischio di abbandono diminuirà sensibilmente.
3) Non ponetevi obiettivi troppo alti, il non raggiungimento farà calare la vostra motivazione. Meglio porrli a breve termine e soprattutto raggiungibili.
4) Non combattete su tutti i fronti. Avete deciso di allenarvi? Fatelo! Avete deciso di mettervi a dieta? Fatelo! Avete deciso di smettere di fumare? Fatelo! Avete deciso di allenarvi, mettervi a dieta e smettere di fumare? Fallirete!!
5) Se avete deciso di allenarvi da soli, ben venga. Ma se sentite la motivazione calare, affidarvi a un Personal Trainer può cambiare la sorte.

Ovviamente su questo ultimo punto vorrei soffermarmi, non tanto perchè mi riguarda direttamente, ma perchè davvero può essere determinante.
Faccio un esempio molto semplice: ricordo almeno due persone che si sono allenate con me, per periodi variabili da 2 a 4 mesi. Hanno ottenuto ottimi risultati ed acquisito buone conoscenze di allenamento. Tanto che hanno deciso di allenarsi da soli "per un periodo". Risultato: forse si stanno allenando davvero da soli su un isola deserta, non certo in palestra dove io non le ho più riviste!!

Quando infatti parlo del mio lavoro tendo sempre ad enfatizzare questo ruolo, quello del motivatore. Si suppone che tutti i Personal Trainers sono capaci di fare tecnicamente il loro lavoro (vi prego non accanitevi..so che non è cosi), ma la capacità di motivare differenzia un bravo Personal Trainer da uno "più bravo". E questa capacità può cambiare in modo radicale la possibilità di un cliente di ottenere quello che si è prefisso, può prevenire il rischio di abbandono e aiutarlo a superare periodi di poca motivazione.

Ad ogni modo, consiglio a tutti: prima di iscrivervi in palestra, di spendere fior fior di quattrini, di prendere impegni con amiche o amici, guardatevi allo specchio e fatevi la domanda fatidica: "Da 0 a 100..quanto è la mia motivazione?" Se è meno di 100, andate a comprarvi un telefonino o un paio di stivali nuovi...ne godrete di più che di un abbonamento in palestra non sfruttato!

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