Come Personal Trainer ho avuto la possibilità di conoscere la più disparata varietà di persone e problematiche, e lo stimolo continuo nel mio lavoro è quello di trovare una soluzione a tutte le richieste. Ho avuto così anche la fortuna di conoscere alcuni giocatori di poker online professionisti. Per professionisti intendo persone che vivono dei proventi del gioco ma che per farlo studiano, si esercitano ma soprattutto passano dalle 6 alle 12 ore davanti agli schermi del loro computer, giocando fino a 300 tornei pokeristici al giorno. Non certo solo divertimento! Inoltre, tanti sono gli studi che hanno evidenziato l'effetto dell'uso prolungato del PC su occhi, schiena e braccia. Ma nessuno studio affronta in modo definitivo le problematiche del giocatore di poker online. A differenza di una persona normale che usa il PC per lavoro, il giocatore di poker resta concentrato per l'intero tempo dedicato al "lavoro" e il suo braccio-.mouse è continuamente sottoposto allo stress dei micro-movimenti. Fare errori di valutazione o di click può costare caro, pertanto la precisione è la concentrazione devono sempre essere al 110%! Ovviamente tutto ha un prezzo. Il giocatore di poker, se non si cura del proprio corpo come un qualsiasi sportivo di endurance, va incontro a problematiche che in alcuni casi possono costringerlo lontano dai tavoli per periodi che possono essere anche lunghi. Le problematiche più comuni riguardano ovviamente la cervicale, la spalla, il gomito e il polso del braccio-mouse. In tutti i casi che ho affrontato, il punto dolente della situazione è sempre stato la rigidità muscolare e l'assenza quasi totale di mobilità articolare. Inoltre i giocatori, non sempre considerandosi degli sportivi, tendono a rivolgersi ad un professionista del movimento solo quando le situazioni tendono già al drammatico. Personalmente ho affrontato tutti i casi con una soluzione tanto semplice quanto efficace: INTUFLOW. Il programma di mobilità articolare sviluppato da Scott Sonnon è in effetti la risposta più naturale alle problematiche dei pokeristi. Anche se il percorso può durare diversi mesi, il risultato c'è sempre ed è sempre soddisfacente. Inoltre, il giocatore, avendo una disciplina ferrea necessaria per il tipo di lavoro svolto, tende ad imparare e memorizzare in fretta i movimenti. Non solo, ma tende anche ad eseguirli prima e durante le "giornate lavorative" con benefici indiscutibili. I feedback sono sempre stati gli stessi: assenza di dolori articolari, benessere psico-fisico generale con la conseguenza di migliori performance per tempi più prolungati. Ricordo con le parole di Scott Sonnon cosa è INTUFLOW: "Intuflow è l’approccio biomeccanico che inizia a lavorare sulla mobilità articolare, compromessa semplicemente dalla crescita, che lascia calcificazioni all’interno delle varie strutture articolari. Lavorando su tutti i piani di movimento delle diverse articolazioni, su 360°, si permette al corpo di acquisire maggiore flessibilità. Uno dei concetti che differenzia l’approccio del CST (Circular Strenght Training) da altri sistemi per la funzionalità del corpo – come ad esempio lo stretching – è il lavorare prevalentemente sulla mobilità articolare piuttosto che sulla struttura molle, muscoli e tendini, più facilmente traumatizzabile. Da qui nasce anche la positiva parafrasi del motto no gain, no pain: nel CST è gain without pain!" In conclusione consiglio vivamente a tutti i giocatori di non trascurare il loro corpo e INTUFLOW è forse la soluzione più indicata. Consiglio ovviamente a tutte le persone (sportivi, sedentari, pensionati e giovanissimi) di farne uso. Mentre l'allenamento migliora le performance, la mobilità articolare migliora la vostra vita! | ||
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lunedì 14 marzo 2011
INTUFLOW: LA SOLUZIONE AI PROBLEMI DEL GIOCATORE DI POKER PROFESSIONISTA!
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