lunedì 5 novembre 2012

PERCHE’ TACFIT SARA’ L’ALLENAMENTO DEL FUTURO

Il momento che sta attraversando il mondo dell’allenamento in generale e del fitness in particolare è alquanto vario e stimolante. Si può scegliere davvero tra tantissime attività, alcune validissime, molte altre quantomeno discutibili. Spaziando dal Powerlifting all’Acquagym, dall’Idrobike alla Zumba, attraversando il mondo affascinante del Functional Training.


E proprio su quest’ultimo vorrei soffermarmi.

Il cosidetto allenamento funzionale in realtà racchiude un’ampissima gamma di discipline, piuttosto diverse tra loro, ma che per accomunamento di ideologie finiscono nello stesso buglione. Come sopra, anche nel mondo del Functional Training (FT) ci sono scuole destinate a durare nel tempo ed altre che, cercando di cavalcare l’onda e messe su in modo approssimativo per seguire la moda del momento, sono destinate a morire in tempi più o meno brevi.

Tralasciando queste ultime, vorrei porre l’attenzione sul primo gruppo, quelle discipline cioè che hanno una valenza comprovata, per importanza storica come le ghirie (Kettlebells) o perchè il loro sviluppo è il risultato di uno studio approfondito della biomeccanica, biochimica e tecnica dell’allenamento.

Tra questi sistemi di allenamento si colloca il sistema TACFIT, costola del più completo sistema di allenamento esistente: il CST (Circular Strenght Training) ideato da Scott Sonnon.

Ma quali sono i punti di forza di questo innovativo e relativamente giovane sistema, e che lo renderanno l’allenamento del futuro?
  •  Non è improvvisato: ogni movimento, ogni circuito, ed ogni modalità di allenamento è frutto di un’analisi precisa della biomeccanica umana, dei processi biochimici che ne regolano il funzionamento e delle varie tecniche di allenamento che gli studi degli ultimi 50 anni ci hanno regalato. Su questo punto vorrei puntualizzare un concetto: nessuno inventa più nulla ed io di base diffido da chi lo sostiene. Piuttosto si può codificare un sistema e nel caso del TACFIT mettere insieme mobilità articolare, circuiti ad alta intensità e yoga compensativo è quantomeno all’avanguardia.
  • E’ in continua evoluzione: alcuni sistemi di FT hanno scelto la linea del “questo è stato per 500 anni, questo lo sarà per altri 500” non considerando che cambiamento può voler dire talvolta miglioramento. TACFIT è in continua evoluzione, per essere una risposta sempre all’avanguardia e alla portata di tutti.
  • Può essere praticato da tutti: ragazzi, senior, mezza età...atleti professionisti, amatori o casalinghe...appartenenti ai corpi speciali o impiegati di banca: ognuna di queste categorie avrà il proprio livello di difficoltà TACFIT. Ma non solo, tutti potranno allenarsi insieme senza alcun problema organizzativo.
  • E’ sicuro: uno delle prerogative irrinunciabili del TACFIT è prevenire gli infortuni. Ed è forse la cosa più apprezzata. Nel TACFIT il fisico viene sempre spinto al limite delle sue capacità senza però mai superarlo. Questo concetto unito al principio del “prima la tecnica, poi la performance” rende TACFIT assolutamente sicuro e la malleabilità dei circuiti, per cui un esercizio può essere sostituito facilmente da un’altro, adattandosi anche a chi ha problematiche fisiche pregresse.
  • E’ divertente: con oltre 150 circuiti codificati tra programmi standard e speciali, TACFIT non annoierà mai. E’ il feedback che ricevo dalla maggior parte dei miei clienti, è sia per un Personal Trainer che per un cliente è un punto enorme a vantaggio rispetto a sistemi meno vari e statici.
  •  E’ estremamente efficace: chiunque abbia utilizzato TACFIT o lo sta facendo, non può negare gli indubbi vantaggi a livello fisico raggiunti in termini di forza, resistenza, agilità, forza mentale oltre ad una forma fisica invidiabile. Tanto è che è una disciplina sempre più diffusa ed apprezzata dalle donne che lo provano.

In conclusione, TACFIT si pone tra le varie discipline del FT come risposta definitiva, alla portata di tutti e con soddisfazione di tutti. D'altra parte, se i GIS dei Carabinieri, il LOTAR (forze anti-terrorismo israeliane), la polizia di NYC, la polizia di confine americana, molti sportivi professionisti e tantissimi Personal Trainer di successo hanno adottato TACFIT come base per la loro preparazione fisica un perchè ci sarà! Oltra al fatto che il sistema è sempre più richiesto dalle palestre di tutto il mondo!

Per informazioni: thomaspersonaltrainer@gmail.com o 392-0079799




lunedì 27 agosto 2012

PERSONAL TRAINING: IL MORBOSO RAPPORTO TRA CLIENTE E PT


E’ da qualche mese che avevo l’intenzione di affrontare questo delicato argomento, cioè il “morboso rapporto PT-Cliente” e finalmente sono riuscito a metterci mano.

Sapete bene che a me definizione "cliente" piace poco per il rapporto che si instaura tra il PT (Personal Trainer) e la persona che si allena, ma essendoci uno scambio di denaro per prestazione erogata è quello più adatto e torneremo a questo più avanti.

Mi piacerebbe analizzare questo rapporto in modo bidirezionale, cioè dal punto di vista del PT e da quello del cliente ed evidenziare alcune caratteristiche che a mio avviso dovrebbero essere comprese e riviste.

Partiamo dal cliente. Esiste una vera e propria sudditanza verso il proprio Trainer, inconscia ovviamente, ma estramamente marcata. E’ difficilissimo che un cliente lasci il proprio PT, spesso preferisce  interrompere gli allenamenti piuttosto che decidere di allenarsi con un’altra persona, ed anche se lo fà, questo accade dopo lunghi periodi di riflessione. Comprendo pienamente questo processo mentale, poichè se hai deciso di investire denaro sonante in una persona e nel suo servizio devi essere fermamente convinto che sia la persona che possa dare le migliori risposte alle tue esigenze. Altrimenti perchè investire su lui/lei e non su un’altro? Questa convinzione si afferma ancor più se si instaura un rapporto di amicizia, se ci si frequenta anche per eventi fuori allenamento come escursioni, cene, ecc. (non fate quel sorrisetto maligno!!)

Il Trainer: a prescindere su come ha impostato il suo stile di lavoro, se sull’amicizia, sul risultato a tutti costi, sulla motivazione, ecc., il PT sta facendo comunque il suo lavoro, ed è grazie alla sua preparazione che riesce ad avere e mantenere dei “clienti” che gli daranno la possibilità di pagare l’affitto, le bollette e la rata della macchina. Per cui il suo pacchetto clienti è importantissimo e come in tutti i lavori, acquisirne uno nuovo è piuttosto semplice, mantenerlo non sempre. Uniamo questo alla suddittanza che il cliente vive inconsciamente ed ecco che il PT sviluppa la convinzione di avere un “diritto di prelazione” su quel cliente, il dovere dunque di difenderlo dagli attacchi di altri concorrenti, di doverlo fidelizzare al massimo esaltando le proprie qualità e sminuendo quelle dei colleghi.

Come ovviamente si capisce, si tratta di equilibrio stabile finchè uno tra tanti piccoli dettagli vacilla: il cliente vede un collega far fare un esercizio che attira la sua attenzione, c’è un calo di motivazione dovuto a noia o routine di allenamento ripetitive, dopo un periodo di inattività il PT non riesce a fidelizzare come in precedenza la persona, il PT si adagia sul rapporto che si è intstaurato e comincia ad ne sono tanti essere negligente su alcune cose come la puntualità, l’attenzione verso la persona, ecc. Ne basta uno perchè qualcosa si possa rompere ed ecco che si arriva al momento critico: il cliente non rinnova le sedute...o peggio ancora, rinnova, ma con un concorrente-collega!

Analizziamo nuovamente la situazione dai due punti di vista, partendo questa volta dal PT in una situazione tipo:

La prima reazione del PT è di sgomento, di delusione con la ferma convinzione che il cliente non si renda conto dell’errore che sta per compiere e con il sospetto fermo che il concorrente abbia guidato con false promesse, prezzi allettanti ed altre diavolerie il cliente a lui. Seguono in genere un’accesa discussione tra i due che si risolve in un nulla di fatto nel 90% dei casi, non prima però di aver coinvolto e messo in imbarazzo il cliente! Pessima situazione...altamente sconsigliata dal sottoscritto.
D’altra parte ogni PT con un minimo di esperienza sà che queste situazioni capitano e la prima domanda che dovrebbe porrsi è: cosa ho sbagliato? Mettersi in discussione purtroppo è più difficile che spostare le colpe altrove.
D’altro canto il cliente, in quanto amministratore del proprio denaro, può e deve decidere in massima libertà dove e come investirlo.
Inoltre, a mio avviso, ci sono due situazioni estremamente favorevoli per un PT che si trovi in questa situazione: in primis, se il PT si comporta in modo professionale senza sollevare inutili polveroni,  il cliente potrebbe optare per la soluzione dei due trainer, che possono dare varietà all’allenamento ed in fondo non scontentare nessuno. Ma l’opportunità maggiore è data dal fatto che, se il PT è certo dei propri mezzi, un’esperienza di  “tradimento” da parte del cliente, magari rivelatasi negativa,  può portare anche al rafforzamento delle sue convinzioni iniziali, cioè che aveva scelto il PT migliore e quindi torna sui suoi passi senza lasciarlo più.

Il cliente invece si trova nella imbarazzante situazione di aver a che fare con due caratteri spesso forti che si contrappongono cercando entrambi di convincere della propria bontà il malcapitato che deve decidere se lasciare il vecchio per il nuovo o restare in una situazione in cui non stava più a proprio agio. La terza opzione è abbandonare completamente l’uso del PT, la scelta peggiore per tutti. Quella migliore di vivere un periodo di transazione in cui si allena con entrambi e valutare le rispettive capacità per poi optare per uno o l’altro o continuare con entrambi.

Ma di base vorrei dare due consigli, uno ai PT ed uno ai clienti:

PT: Siate professionali sempre e comunque, fate bene quello che sapete fare, non improvvisatevi e non parlate (male) di cose che non conoscete. I vostri clienti apprezzeranno.

Clienti: non abbiate timore di provare 3-4 PTs prima di decidere chi fà a caso vostro e non createvi problemi ad allenarvi anche con 2 diversi. Non siamo tuttologi!

mercoledì 11 luglio 2012

CAPRI: L'EVENTO DELL'ANNO NEL MONDO DEL FUNZIONALE


Per tutti gli amanti dell’allenamento funzionale, per gli istruttori CST e Tacfit e soprattutto per chi non ha mai avuto modo di avvicinarsi a questo sistema, il 27 e il 28 Settembre 2012, si svolgerà presso “la Canzone del Mare” di Capri (NA), di fronte ai famosi faraglioni dell’isola, un’evento che si preannuncia irripetibile: Il “Tacfit Bootcamp Capri”!

Si tratta di una maratona di due giorni alla scoperta del sistema di allenamento del futuro e che ne prenderà in esame tutti i capisaldi: dal lavoro con le Clubbell, alla ginnastica tattica (Tacgym), al programma di mobilità articolare fino al Prasara Yoga. Una full immersion guidata dai Coaches più importanti del mondo.

Infatti, il sistema CST sarà rappresentato niente di meno che da Scott Sonnon, il fondatore, ed Alberto Gallazzi, mente e braccio del movimento europeo del sistema, nonchè da una schiera di istruttori certificati internazionali! 

Un’occasione tanto più unica che rara, poichè la partecipazione sarà completamente gratuita!
Verrà richiesta solo una registrazione che potrà essere fatta (ripeto GRATIS) telefonando al numero 081/8386249 od inviando una email all’indirizzo segreteria@cittadicapri.it

E’ grazie al patrocinio della Città di Capri infatti, che l’evento si potrà ripetere dopo quello del 2011, che ha ospitato oltre 40 persone da tutta Italia, e per quest’anno ci saranno prenotazioni da tutto il mondo.

E sempre grazie al patrocinio della città di Capri che si potranno avere alloggi a prezzi convenzionati. Chiedete informazioni quando vi registrate per l’evento.

Sarà inoltre l’unico evento attualmente previsto nel Italia meridionale, quindi amici del sud, non perdetevelo per nessun motivo.

Ripeto i contatti:
Per registrazione: segreteria@cittadicapri.it o 081/8386249


venerdì 25 maggio 2012

LAST MINUTE: COME AFFRONTARE IN EXTREMIS LA PROVA COSTUME!


OK, il tempo non è stata dalla nostra in questa primavera 2012, ma un dato è certo: presto o tardi ci sarà la prova costume! 

E anche se il freddo degli ultimi mesi ci ha fatto rimandare questo momento, questo non ha che peggiorato la situazione. Ci troviamo con gli stessi inestetismi di tutti gli anni ma con un mese in meno per lavorarci!

Ma bando alle chiacchiere. Volete sapere come fare per non arrivare molli come un budino al momento fatidico? Vi svelerò alcuni segreti a proposito:
- Innanzi tutto subito al bando il junk-food, il cibo spazzatura: niente più McDonalds, paninaro, merendine, snack, patatine, coca-cola e similari, limitate al massimo il consumo di alcoolici, riducete al minimo necessario il consumo di pane, pasta, pizza, soprattutto a cena, se riuscite in questa fase eliminateli proprio. Già così sarete 5 passi avanti!

- Aumentate nettamente l’apporto di proteine: carne, pesce, bresaola, uova. Non eccedete con la frutta, ma abusate tranquillamente di verdure, meglio a foglia verde: spinaci, bietole ma anche cime di rapa, broccoli e cavolfiori. Evitate mais e legumi.

- Allenatevi almeno 4 volte a settimana ed alternate allenamenti di forza ad allenamenti cardio. Il solo cardio vi fa perdere peso ma la qualità dei kg sarà scarsissima, sarete mollicci proprio lì dove un po’ di tono servirebbe. Solo allenamenti di forza invece vi porteranno ad avere sufficienti masse muscolari e tono, ma inevitabilmente saranno ricoperte di grasso e non saranno evidenti. Quindi fate entrambi!

A questo proposito voglio spezzare una lancia a favore della mia categoria.
Per queste missioni “Last Minute” la guida di un Personal Train er può essere determinante. Saprà come impostare la vostra settimana, saprà come motivarvi e come valutare i vostri progressi. In un momento in cui il risultato è determinante non sprecate tempo e denaro. Preferite buttare 300€ in un trimestrale in palestra senza avere alcun risultato oppure ritenete intelligente investirne il doppio e poter sfoggiare gambe toniche, braccia senza “bandiere” e glutei sodi?

Ma la cosa più importante: COMINCIATE ADESSO!!

domenica 13 maggio 2012

SALVATE I VOSTRI FIGLI...ARRESTATE FIONA MAY!


E’ da tempo che pensavo di scrivere questo articolo per il mio blog, ma solo oggi sono riuscito a prendermi la mezz’ora necessaria.

Si, il titolo può sembrare provocatorio, ma non è nulla in confronto allo schifo che provo per campioni dello sport, si parla di olimpionici come Fiona May (stella per decenni del salto in lungo), Alex Schwazer (campione olimpico in carica nella 50 km di marcia), Anrew Howe (primatista italiano nel lungo) e diversi altri, che si prestano alla pubblicità di prodotti per bambini, facendoli passare per salutari ed ingannando il buon senso di mamme che rimpinzano i loro figli di Kinder fette al latte pensando di fare bene visto che “lo fa anche Fiona May” senza rendersi conto che stanno avvelenando i propri figli!

Prendiamo in esame proprio lo snack citato, ecco i valori nutrizionali:

Kinder fetta al latte per 100g.:

Carboidrati: 34g.
Grassi: 27,3g. di cui 16,6g. grassi saturi
Proteine: 8,4g.

Non male direi per portare vostro figlio a diventare un bambino obeso!

Arriviamo addirittura ai spettacolari valori del Kinder Delice, ovviamente pubblicizzato da una grande campioness olimpica di canoa, Josefa Idem:

Kinder Delice per 100g.:

Carboidrati: 43,4g
Grassi:  29,2g. di cui 16,5g. grassi saturi
Proteine: 5,8g.

Potete trovare tutti i valori nutrizionali dei prodotti Ferrero cliccando qui.

Faccio presente che quantità così alte di carboidrati raffinati e grassi “cattivi” portano con il tempo, ma anche in giovane età, problemi di sovrappeso e obesità con tutto quello che ne consegue, diabete, e col passare del tempo portano certamente a problemi correlati come ipertensione, ictus, infarto. Volete regalare questa prospettiva a vostro figlio perchè siete troppo pigri per preparargli un panino al prosciutto?

Ora mi domando: capisco che il Dio Denaro regna sovrano, capisco che gli accordi di sponsorizzazione sono parte integrante della vita di uno sportivo, ma è possibile che pur consci del danno che portano a fare, questi campioni non si facciano un esame di coscienza visto che la maggior parte ha dei figli??!!

La mi opinione è che dovrebbero essere frustati per quello che fanno come NON esempi di sport e di vita sana e la Ferrero dovrebbe essere quantomeno multata per queste pubblicità ingannevoli.
Scusate lo sfogo ma è da un po’ che lo porto dentro.

Ricordatevi che i vostri figli saranno quello che voi gli permetterete di diventare, in tutti i sensi, è una responsabilità grandissima ma anche un’opportunità immensa. Non sprecatela!

mercoledì 21 marzo 2012

TACFIT BOOTCAMP A FIRENZE!

Partirà il 3 Maggio, della durata di 8 settimane, il primo Bootcamp dedicato interamente al TACFIT, il sistema di allenamento che sta invadendo l'Italia ed il vecchio continente.

Pensato per militari, poliziotti e pompieri, il sistema è stato ufficialmente adottato dai GIS (gruppo intervento speciale) dei Carabinieri e all'estero dal LOTAR (antiterrorismo israeliano) dalla polizia di New York e da molti corpi dei Vigili del fuoco americani.

Quello che si terrà al parco dell'Anconella sarà il primo Tacfit Bootcamp in Italia e si potrà scegliere di allenarsi 1, 2 o 3 volte a settimana sotto la guida di istruttori certificati a livello internazionale. 
Non parliamo dunque di pseudo-allenamenti militari che sfruttano l'onda dell'entusiasmo per gli "allenamenti dei marines", ma realmente dell'allenamento dei corpi speciali.

Il Bootcamp è adatto a tutti, poichè ogni esercizio è adattabile per difficoltà a qualsiasi condizione fisica. Quindi avanti gente, dai 16 ai 65 anni, campioni o novizi dell'allenamento!

Costi e orari:

Inizio: Giovedì 3 Maggio 2012
Fine: Sabato 30 Giugno 2012

Lun. & Giov. 18.30
Sab. 10.00

Prezzo 1 volta settimanale: 149,00€
Prezzo 2 volte settimanale: 199,00€
Prezzo 3 volte settimanale:  239,00€

informazioni: thomaspersonaltrainer@gmail.com oppure 3920079799 Thomas




venerdì 17 febbraio 2012

COME DIVENTARE ISTRUTTORE CERTIFICATO CST/TACFIT?

Una delle domande che mi viene posta più spesso per email, sui social network ed anche di persona è "Come diventare un istruttore certificato CST/TACFIT?"

Mi permetto a tale proposito di scrivere un breve Vademecum con consigli pratici.

Prima di tutto distinguiamo in modo netto le due certificazioni:

CST: Il "Circular Strenght Training" è la base di tutto. E' il sistema di allenamento più completo al mondo. Molti mi tenteranno di contraddire, ma in quale altro sistema troverete un programma di mobilità articolare, di condizionamento fisico a corpo libero e con l'uso di attrezzi non convenzionali come i Clubbells, ed un sistema di compensazione chiamato Prasara Yoga? 
Molte persone per scelte economiche e di tempo, scelgono di certificarsi solo in TACFIT, a mio avviso errore gravissimo. Non mi sto a dilungare ma pongo una domanda a quelli che stanno pensando di farlo: in Tacfit Alpha, il primo dei 26, sono previsti i Clubbell Swipes, come farete ad affrontarlo se le Clubbells li avete imparati ad usarli da autodidatti?

TACFIT: E' il sistema di allenamento Tactical Fitness. Veloce, divertente ma soprattutto efficace. Sarà la base per lavorare con i vostri clienti. E' il sistema di allenamento ideato da Scott Sonnon per coloro che hanno compiti tattici: poliziotti, pompieri, soldati, corpi speciali. E' stato di recente adottato ufficialmente dal Gruppo intervento speciale (GIS) dei Carabinieri. Quindi non uno dei tanti allenamenti alla moda (fa figo dire "l'allenamento dei marines"), ma realmente l'allenamento dei corpi speciali.

Ogni anno, in giro per il mondo esistono i corsi di certificazione CST/TACFIT. Solo quest'anno si terranno in Italia, USA, Inghilterra, Sudafrica, Argentina, Singapore e Giappone. Sono sempre tenuti dai massimi esponenti del sistema: Scott Sonnon ed Alberto Gallazzi. 

Ma qual'è il modo migliore per approcciarsi al sistema?

Ve ne sono quattro, che esamineremo uno per uno:

1) CST-School: con un'investimento modesto, per intero scontabile dal costo di certificazione. Alberto Gallazzi con lo staff italiano terrà dei seminari monotematici su tutte le specialità del CST/TACFIT in alcune città italiane. Quest'anno si terranno a Milano, Roma e Firenze. Tutti i dettagli sul sito ufficiale cst-italy. Sicuramente è uno dei modi più sicuri di raggiungere la data di certificazione preparati.

2) CST/TACFIT Coach: E' un'altra possibilità, quella cioè di "ingaggiare" un Coach che ci guidi attraverso le prime difficoltà di approccio con il sistema. Il vantaggio in questo caso è che si è seguiti in modo individuale, e i risultati sono nella stragrande maggioranza dei casi soddisfacenti, tradotto: certificazioni al primo colpo e con divertimento. Personalmente ho preparato già una decina di atleti, anche in tempi ridotti, avendo sempre grandi soddisfazione da loro. Il costo è simile alla School, ma non è scontabile. Il vantaggio è quello di essere seguiti one-to-one e di non doversi spostare troppo lontani da casa.

3) Video istruzionali: Pagando una percentuale dell'iscrizione alle certificazioni, si potranno ricevere dei video istruzionali sulle prove di esame da cui imparare in modo autodidatta. Io lo sconsiglio vivamente. Purtroppo, anche se i video sono molto precisi e ben fatti, non si possono cogliere tutte le sfumature che invece sono determinanti per il successo. Ad ogni modo per avere infos più precise su questa modalità potete contattare i boss di cst-italy a questa mail.

4) A culo: chiamo così questa modalità, tra l'altro adottata un po' troppo spesso, con la speranza che presto venga esclusa. Si tratta di allenarsi seguendo video di youtube, sperando che nulla sia cambiato e andando alla certificazione dovendo correggere dettagli "last minute". Ovviamente se avete questa intenzione vi chiederei di cambiarla subito. Non vi godrete per nulla la certificazione, di per sè piena zeppa di nozioni, e probabilmente ne uscirete con poco più perchè magari non ci avete capito nulla a causa della fatica! 


Ah, mi sono scordato, le certificazioni CST/TACFIT non ve le regaleranno solo perchè avete pagato, ve le dovrete sudare sul campo! Io stesso, pur amico di Scott e Alberto sono stato bocciato su un esame perchè non ero sufficientemente preparato, aggiungerei giustamente!

Detto ciò, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e per eventuali preparazioni, sperando di vedervi presto far parte della CST Family!!

giovedì 26 gennaio 2012

THE FAMILY PLAN - I MIEI PRIMI 14 KG...

Ebbene si, ormai sono quasi tre mesi che ho prestato il mio corpo alla causa della CST-Family, per sperimentare un binomio dieta-allenamento quantomeno insolito, di sicuro non convenzionale, certamente mai studiato.

Premetto, come ho già fatto in precedenza, che si tratta di un caso studio, non di uno studio statistico. Pertanto il risultato non è da ritenersi assoluto, ma senz’altro di importante impatto sul mondo del fitness/alimentazione odierno.

Purtroppo non posso svelarvi tutti i segreti nel dettaglio, poichè stiamo valutando se proseguire per altri due mesi o pubblicare tutti i dati già alla fine dei 90 giorni.

Posso intanto raccontarvi che in 87 giorni ho perso 14,0kg e 10 cm di circonferenza addome, che muscolarmente sto benissimo e che non ho patito assolutamente la fame come molti potrebbero pensare. Anzi, in realtà da mangiare ne avevo tanto, qualche volta troppo, tanto da non riuscire a finire la razione prescritta. E non parlo di carote e sedani, parlo di carne, uova, verdure e addirittura di momenti di libertà totale in cui potevo sfogare voglie e psiche sulle peggiori schifezze, e credetemi ne ho approfittato.

Mi sono allenato con regolarità, sempre e soltanto però con il sistema CST/TACFIT. Quindi circuiti a gogo, uso di Clubbells, Flowfit, Intu-Flow ecc. Mi sono anche rifiutato, per non falsare il risultato e contro la prescrizione del mio coach Alberto Gallazzi (appena legge mi disossa), di fare i 15 minuti di lavoro aerobico a fine allenamento, pertanto è solo e soltanto frutto di quello che il sistema CST/TACFIT oggi può offrire.

Nonostante tutto, e nonostante non sia stato costretto a patire la fame, la mia vita è cambiata, mi sento più efficiente, più leggero, più felice e sicuro di me, non ho inestetismi dovuti al dimagrimento e le persone spesso mi guardano con ammirazione per i risultati raggiunti.

Si, ammetto che non è stato facile, ci sono stati momenti critici, ma se mi guardo indietro questi 3 mesi sono volati e i risultati sono stati continui, dandomi sempre fiducia. Non c’è stata una sola volta in cui il peso è tornato a salire.

Mi fermo qui. Preferisco mettervi al corrente di tutto quando sarà il momento.

Unico consiglio che vi dò, non programmate la vostra rinascita....fatelo ORA!

lunedì 23 gennaio 2012

BIG IN JAPAN: VISITA A DUE PALESTRE GIAPPONESI.

Il mio recente viaggio nella terra del Sol Levante e la missione che mi portavo dietro, cioè divulgare il verbo CST/TACFIT in Asia, mi ha dato un'oppurtunità incredibile per chi fa il mio mestiere: visitare ed allenare in due palestre tipicamente giapponesi.
Tutti penseranno che le palestre siano uguali in tutto il mondo e per certi versi molte sono le anomalie, ma vi sono anche delle profonde differenze, positive o negative che siano, nella maggior parte dei casi molto curiose.

Intanto premetto che ho visitato due strutture diametralmente opposte: una palestra cosidetta "pubblica" di Tokyo, ed una palestra privata nell'area di Chiba, poco fuori la capitale nipponica.

La palestra pubblica non è altro che una immensa struttura polifunzionale con piscine, tatami, palestre per ping pong ed altre attività. All'ingresso si può scegliere da una macchinetta il/i servizio/i di cui si vuole usufruire ed acquistare il biglietto. Come per la metropolitana tale biglietto va inserito nel tornello e conservato fino all'uscita. 
Io ho usufruito solo del tatami per una lezione di Tacfit ad un ragazzo giapponese, dietro di me due atleti si allenava nell'arte dell'Aikido, accanto a me un gruppo praticava Karate, più in là due ragazzi si sfidavano in un match di Thai Boxe e ancora più in là un gruppo di signori praticava una ginnastica tipica giapponese, difficilmente traducibile in occidentale. Una bella esperienza.

La seconda palestra è una piccola palestra privata di un ragazzo giapponese con influenza occidentale, avendo vissuto per un'anno in Australia. La Jungle Gym ha standard di spazio tipici del Giappone. In tutto saranno 50 mq, non ci sono docce nell'angusto spogliatoio, ma l'arredamento è davvero accogliente con piante ovunque ed attrezzi a dir poco innovativi per il Giappone come Kettlebells, TRX e macchine isotoniche Technogym! Nel rispetto delle tradizioni su ogni pavimento che non sia cemento o mattonelle ci si leva le scarpe e il tetto è talmente basso che pensare di lavorare con un Clubbell diventa quantomeno impegnativo. Ma senz'altro un'ambiente sano.

Se mai visiterete questo meraviglioso, una visitina ad una palestra pubblica al costo di 7€ tutto il giorno ve la consiglio vivamente!